Quella della radiologia è una professione medica che appassiona numerosissime persone, che vogliono entrare a far parte della medicina non attraverso facoltà convenzionali o che riguardano la maggior parte degli ambiti di studio, ma attraverso numerosi e diversificati percorsi di studio che permettano di diventare tecnico radiologo, svolgendo una carriera professionale di grandissimo rispetto e, soprattutto, di grande importanza per i singoli individui. In generale, in effetti, il radiologo è un professionista che ha competenze sia tecniche che sanitarie, e che può lavorare all’interno di strutture sanitarie pubbliche e private con l’ausilio di apparecchiature radiologiche; per questo motivo, ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come diventare radiologo, in base al percorso di studi da seguire e alle competenze specifiche da assumere per riuscire a svolgere questa professione nel migliore dei modi. Leggi tanti articoli simili su ecodellalombardia.com
Percorso di studi da seguire per diventare radiologo
Come detto precedentemente, per diventare tecnico radiologo non bisogna seguire un corso di studi di medicina, dal momento che la scansione dei tempi e delle materie alle quali bisogna rapportarsi è completamente differente rispetto a quelle che risultano essere necessarie per diventare un tecnico radiologo. Per questo motivo, l’aspirante professionista dovrà frequentare un corso di laurea triennale in tecniche di radiologia medica. Il corso di studi in questione è disponibile all’interno di diversi atenei italiani, e si struttura attraverso una composizione molto simile a una qualsiasi università di medicina, prevedendo un test d’ingresso, variabile in base alle università con la presenza di 60 domande, suddivise tra argomenti di logica, cultura generale, biologia, matematica, fisica e chimica.
La differenza tra i test per entrare a far parte di tecniche di radiologia medica e quelli di medicina si ritrovano sia nel unicità dei test d’ingresso, che dipendono dagli atenei, sia dalla pubblicazione dei bandi, che secondo le direttive del Miur deve avvenire almeno 60 giorni prima della prova. Infine, non esiste una graduatoria nazionale a cui far riferimento per la presenza all’interno delle facoltà, ma saranno le università stesse a pubblicare dei documenti che riguardino la probabile ammissione al corso di studi.
Il corso di studi triennale in tecniche di radiologia medica offre competenze che riguardano una serie di ambiti organici, e che permettono di formare l’aspirante radiologo sotto numerosi aspetti: anatomia, fisiologia, fisica, scienze e tecniche dell’imaging e, soprattutto, fisica delle radiazioni, scienze della radioterapia e medicina nucleare. Ovviamente, gli studenti verranno informati anche a proposito del funzionamento delle apparecchiature che dovranno essere utilizzate dal punto di vista sanitario e, accanto a queste materie, si insegneranno le predisposizioni basiche della deontologia professionale e dell’assistenza alle persone dal punto di vista relazionale. Chiaramente, anche in questo caso, si riceveranno diverse nozioni pratiche attraverso attività di tirocinio svolte durante il corso di studi, generalmente a partire dal secondo anno di frequentazione.
Come iscriversi all’albo dei radiologi?
Ultimo passo da seguire, dopo aver ottenuto la laurea al termine del proprio percorso di studi, è quello che porta a iscriversi all’albo dei radiologi. L’iscrizione è possibile semplicemente attraverso una registrazione al portale predisposto dai diversi albi regionali, e avviene inserendo una serie di dati anagrafici, come nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, domicilio lavorativo, residenza, indirizzo di posta elettronica e, chiaramente, titolo di studio conseguito.
Altri requisiti fondamentali da rispettare, al di là dell’ottenimento della laurea, riguarda il pieno godimento dei diritti civili e l’assenza di carico pendente risultante da un certificato generale del casellario giudiziale.