La pandemia non si è abbattuta soltanto su quello che è l’ambito della salute dell’uomo, ma ha riservato i suoi effetti devastanti anche sul mondo del lavoro e della scuola.

Ecco perché il ruolo del Career Day digitale diventa fondamentale in questa nuova epoca, e sempre più atenei universitari si stanno muovendo in questa direzione.

Come è cambiato l’ambito lavorativo con la pandemia

Secondo quanto dichiarato dalle parole del presidente della Fondazione Emblema, Tommaso Aiello, l’emergenza ha dato una nuova configurazione ed una nuova forza alla struttura e al sistema organizzativo delle università, apportando tantissimi cambiamenti, molti dei quali non previsti.

In questo periodo di crisi, ogni tipo di spostamento e di attività è ridotto al minimo indispensabile, ed è proprio ora che la comunicazione tra le varie strutture e le diverse aziende si deve rafforzare e si deve operare al fine di colmare tutte le lacune espresse finora.

A tal fine l’intento deve essere quello di riorganizzare l’assetto lavorativo, andando a ridefinire i profili dei neolaureati in modo che questi possano combaciare il più possibile con le richieste del momento e con le prestazioni necessarie in ambito lavorativo.

Il nord promuove la figura della donna all’interno del contesto lavorativo

Queste linee guida sono già state messe in atto in varie parti della penisola italiana.

Al nord per esempio, più precisamente a Venezia, è stato intrapreso un progetto che si prefigge lo scopo di promuovere l’inserimento della figura femminile all’interno delle aziende, in quanto da sempre, ma soprattutto durante il periodo dell’emergenza sanitaria, la categoria delle donne è stata quella più colpita dalla pandemia.

Il ruolo della donna all’ interno di un contesto lavorativo è da sempre fonte di disparità, in quanto spesso essa viene discriminata e posta in condizioni inferiori rispetto ad una figura maschile.

Una donna viene assunta più difficilmente rispetto ad un uomo, in quanto essa può rimanere incinta e dovrà occuparsi del bambino, il che andrà a presupporre periodi di grande assenza lavorativa.

Come se non bastasse inoltre, una donna viene spesso pagata meno rispetto ad un uomo, anche nel caso essi svolgano lo stesso lavoro.

È proprio per sconfiggere questo senso di inferiorità che si è istituito questo progetto volto ad integrare la donna nel settore professionale e lavorativo, facendo leva e cercando di eliminare tutte le mancanze che da sempre si abbattono ingiustamente su questa figura.

Ecco che quindi si procede all’organizzazione di giornate che hanno come scopo quello di orientare i più giovani, in modo da integrare la preparazione teorica a quella pratica che andranno a svolgere per moltissimo tempo.

Al sud si punta sul tirocinio

Per quanto riguarda il sud della penisola invece, si è instaurato un profondo legame tra ordini e associazioni di professionisti, che hanno messo a disposizione dei giovani laureati la possibilità di scegliere tra più di trenta tirocini, grazie ai quali potranno poi scegliere la loro occupazione futura.

Molto in voga sono le attività promosse da giornalisti, avvocati, commercialisti e notai, che da sempre svolgono professioni molto ambite e che molti giovani amerebbero svolgere nel loro futuro.

Secondo Aiello, questi cambiamenti che una volta permettevano di dar vita a tutte queste attività in maniera unicamente fisica, ora devono necessariamente adeguarsi ai ritmi imposti dalla società odierna.

In questo modo si potranno ottenere ed instaurare moltissime relazioni e interazioni tra le università e le aziende, in modo che queste riescano a collaborare in modo sempre più intenso e con maggior profitto per entrambe le parti.

Grazie a questa possibilità, inoltre, si può usufruire di un servizio online di grado di abolire ed eliminare ogni tipo di barriera, e che riesce a mettere in contatto anche ambienti lontani.

Di Silvia

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