Realizzare un video e pubblicarlo online è relativamente semplice. Ciò che è più difficile, invece, riguarda ottenere successi e risultati tangibili attraverso il video. Se è vero che la produzione video è uno dei formati più efficaci in termini di resa e conversioni è vero anche che ci vogliono pur sempre competenze, strategie e strumenti adatti per ottenere un reale riscontro sul fatturato. Non dimentichiamo che le strategie di marketing servono proprio a questo e, quindi, ecco i tre valori fondamentali che non devono mai mancare in una strategia di video marketing.

Coerenza: le promesse vanno rispettate

Al primo posto abbiamo messo il valore della “coerenza” senza la quale l’intera strategia di marketing è destinata ad entrare in crisi. Ci deve essere coerenza tra lo stile comunicativo ed il target, tra il valore proposto e quello effettivamente offerto, tra il prodotto filmato e quello che arriva a casa e così via. Tradire la fiducia degli utenti significa perderla per sempre vanificando tutti gli sforzi.

Per questo non bisogna apparire diversi da quello che siamo realmente con il solo fine di stupire e diventare reali perché le bugie hanno vita breve e sul web vengono smascherate in men che non si dica. La coerenza è il filo conduttore che lega il video con il tono di voce, lo stile, la piattaforma sul quale è pubblicato e così via. Per far sì che una strategia di video marketing sia coerente occorre lavorare prima al piano d’azione e agli storyboard e, successivamente, alla realizzazione pratica dei contenuti.

Qualità: audio video e contenuti

Per qualità intendiamo le caratteristiche essenziali affinché un video sia fruibile e comprensibile senza intoppi. Quindi l’audio e il video devono essere curati e nitidi e il messaggio del video deve arrivare forte e chiaro. Il video deve avere un filo logico come un racconto e si deve caratterizzare da tre precisi momenti: inizio, svolgimento, fine.

Questi elementi essenziali agevolano la comprensione e rendono il video interessante e godibile da parte delle persone. L’errore più comune è quello di produrre un contenuto “per noi stessi” ipotizzando che perché è chiaro a noi deve per forza esserlo per gli altri. Non c’è errore più grossolano di questo e se hai dubbi sulla chiarezza prova a fare dei test prima di partire con il piede puntato sull’acceleratore.

Ottimizzazione: monitora i dati e correggi gli errori

Infine sarà necessario monitorare costantemente i risultati dopo la pubblicazione e prendere nota di tutti i dati di riproduzione e navigazione perché, se aggregati, questi ci danno informazioni utili e interessanti per ottimizzare la strategia. Gli errori possono capitare a tutti e forse noi siamo abituati da sempre a interpretarli come pesi indelebili che perseguiteranno la nostra coscienza. In realtà gli errori sono indizi tattici da non ripetere in futuro per cui il monitoraggio di una campagna serve proprio a capire cosa non funziona e a correggere velocemente il tiro.

Se un video viene abbandonato dopo un minuto di riproduzione, quando magari inizi a parlare ininterrottamente, molto sicuramente gli utenti sono annoiati o non pensano di trovare quel che stavano cercando. Il monitoraggio ti servirà a capire se rendere più dinamico il video o lavorare meglio sui contenuti rispetto a ciò che hai scritto nella presentazione.

Di pamela

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