Ti trovi a Genova per motivi di lavoro o semplicemente per fare il turista? Sei in ferie e hai deciso di passare un weekend, una settimana in questa perla della Liguria. Sei proprio un’intenditore in fatto di viaggi, lasciatelo dire. Probabilmente avrai già visitato il centro storico, il porto e guardato con attenzione l’iconica lanterna. Simbolo della città e fonte di luce nei momenti di oscurità. Mettiamo caso che hai ancora qualche giorno a disposizione. Comincia a fare freddo, siamo in autunno! Vorresti passare il tuo tempo al chiuso, senza rinunciare alla tua vacanza o rintanarti in hotel. Quindi, stai cercando qualcos’altro da vedere. Perché non scegliere un museo? Ce ne sono parecchi nel capoluogo ligure e di vario tipo. Avrai l’imbarazzo della scelta. Potrai stare al caldo e goderti allo stesso tempo cultura, storia e saperi che prima non conoscevi. Sempre rispettando le norme anti-covid. In questa guida, ti parleremo dei tre musei migliori da visitare a Genova.

Museo delle culture del mondo

Si trova all’interno del maestoso Castello d’Albertis. Questa dimora storica è stata costruita nel 1886 per volere del capitano di mare Enrico Alberto D’albertis. Il percorso museale, inaugurato sempre nel 2004, attraversa le stanze del suo antico abitante, per poi intrecciarsi con le culture dei popoli indigeni di Africa, America ed Oceania. Luoghi che il capitano ed esploratore visitò e che riecheggiano nelle sue collezioni etnografiche e archeologiche. Non manca spazio per reperti marinareschi e per la biblioteca personale. Lo stile neogotico del castello viene a scontrarsi con l’esotismo di panoplie, lance, trofei di caccia e testimonianze varie di culture estinte o che resistono a stento. Come quella degli indigeni della Patagonia o dei Nativi Americani. A fianco di questo museo, è visibile anche il Museo delle musiche dei popoli con un’esposizione permanente di strumenti musicali.

Galata-Museo del mare

Genova è terra di mare e pescatori. Il primo museo che vi proponiamo, riguarda proprio questo mondo. Si chiama Galata, come il quartiere di Istanbul in cui nel XVI secolo risiedeva una compagnia genovese.
La struttura che ospita il museo faceva parte dell’Arsenale marittimo della città e nella parte inferiore venivano costruite le navi della Repubblica di Genova. Dal 2004 è attiva questa esperienza museale che vanta tre piani più una terrazza panoramica. Si può ammirare una riproduzione su scala naturale di una galea genovese e farsi strada nelle tante sale interattive presenti. Un percorso storico che parte dalle origini, per approdare alla contemporaneità. Cristoforo Colombo, Andrea Doria sono solo alcuni dei personaggi di cui sentirete parlare. Avrete modo di scoprire la vita dei marinai tra duro lavoro, tempeste e naufragi, in epoche lontane o più recenti. Al terzo piano dal 2017 è stato aggiunta una parte dedicata agli armatori. Vicino all’ingresso del museo, nella Darsena, troverete da visitare il sommergibile Nazario Sauro S 518.

Palazzo Reale

L’ultimo, ma non certo per importanza è il Palazzo Reale. E’ stata la dimora patrizia dei Balbi e dei Durazzo tra 600′ e 700′. Ottiene la dicitura attuale nel 1824 con l’acquisto da parte della famiglia Savoia. Permangono, dunque, le sale di rappresentanza, stucchi, sculture, dipinti ed arredi appartenuti a queste stirpi. E’ dotato di un ampio giardino pensile e di una pinacoteca. In questa galleria di arti figurative, aperta nel 1919 dallo Stato italiano, sono ospitati più di cento dipinti. Opere dei migliori artisti genovesi del Seicento e capolavori di Van Dyck, Tintoretto, Guercino e molti altri. Ci sono anche molte sculture romane o neoclassiche, specie nella Galleria degli Specchi realizzata dal genovese Domenico Parodi. Da segnalare anche l’affresco “La fama dei Balbi” ed altri di ispirazione mitologica o allegorica. E tre arazzi seicenteschi provenienti da Parigi. C’è da sottolineare che la struttura è nella lista dei 42 palazzi di Genova (detti Rolli) patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Per finire, all’interno del Teatro del Falcone, è in corso la mostra “Interni d’arte a Genova nell’Ottocento, da Peters al Liberty”. Percorso che prende in esame la produzione di arredi e arti decorative a Genova nell’Ottocento, a partire dai mobili progettati e realizzati dal mobiliere inglese Henry Thomas Peter.

Di FA

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